Il viaggio di Einar

La giornata del 21 gennaio è stata per le alunne e gli alunni delle quarte e delle quinte classi un’occasione per conoscere un maestro speciale, un maestro che con grande passione riuscì ad insegnare a leggere e scrivere ma anche ad amare la lettura e la scrittura, a bambini ed adulti. 

Il Maestro Alberto Manzi era convinto che non fosse “mai troppo tardi” per imparare e credeva fermamente leggere, scrivere, conoscere, scoprire, fossero i primi strumenti cui ricorrere per diventare persone autonome e consapevoli.

In occasione del centenario della nascita del Maestro Alberto Manzi e grazie alla possibilità offerta dalla Biblioteca Villa Leopardi, le bambine ed i bambini della Scuola Svizzera di Roma hanno visitato la mostra sul Maestro allestita presso la Biblioteca Europea e partecipato alla presentazione del suo libro inedito “Il lungo Viaggio di Einar”, Gallucci 2024.

Attraverso il racconto di un narratore d’eccezione, Massimo Manzi, figlio del Maestro, le bambine ed i bambini hanno ascoltato due storie avvincenti: la storia di Einar ma soprattutto quella del suo “papà letterario”. 

“Raccontare una storia è un po’ come trovare un riparo…” diceva Einar, e i bambini hanno appreso con curiosità la vita del Maestro, i suoi viaggi, la sua quotidianità e la storia ben più misteriosa del manoscritto inizialmente dato alle stampe da un editore tedesco. Le mille ipotesi sulla scomparsa o possibile collocazione del manoscritto formulate in occasione dell’incontro costituiscono il soggetto di una nuova storia perché ascoltare storie insegna a crearne di nuove, anche quelle dei tanti Einar che si ha occasione di incontrare nel corso della vita.

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